Pentecoste 11/06/2017

La Pentecoste per il gregge di Cristo in cammino verso una nuova vita
Giunto al termine del primo anno di servizio presso la Thomaskirche di Lipsia, Johann Sebastian Bach ha raggiunto l’obiettivo fissato di scrivere una cantata alla settimana, attraverso la scrittura di nuove cantate o affidandosi ad adattamenti di opere scritte in passato per occasioni diverse.
La Cantata BWV 173 Erhöhtes Fleisch und Blut è un adattamento di una cantata profana scritta a Cöthen pochi mesi prima che Bach prendesse servizio a Lipsia come Thomaskantor: la struttura e l’atmosfera profane non sono mutate, sottolineano anzi il tema della benedizione dei credenti e della lode verso l’Altissimo attraverso recitativi accompagnati e arie su ritmi di danza; l’assenza del coro iniziale e di uno o più corali sono ulteriori prove dell’origine secolare di questa composizione.
Un solenne recitativo del tenore introduce la serie di tre arie — in realtà due arie e un duetto — affidate a tutti i registri vocali: il tenore inaugura la serie con un’aria di stampo operistico e di grande virtuosismo, densa di abbellimenti e rapide figurazioni terzinate; segue il contralto con una gavotta dal sapore arcaico, con una regolare alternanza della voce e del tutti orchestrale. Il duetto del soprano e del basso è un minuetto dove le due voci espongono una strofa del testo ciascuno, per ritrovarsi uniti nei versi finali accompagnati dai flauti che suggeriscono acusticamente l’ambiente bucolico dei versi cantati. Il recitativo a due voci di soprano e tenore, fortemente caratterizzato da madrigalismi che raffigurano l’ascesa delle preghiere al cielo, introduce il coro finale che, su ritmo di polacca e modo maggiore, chiede la discesa sul popolo dei credenti dei doni dello Spirito Santo.
Un percorso analogo alla Cantata 173 ha interessato la Cantata BWV 184 Erwünschtes Freudenlicht, eseguita il giorno successivo, il martedì di Pentecoste del 1724: anche in questo caso si tratta di un adattamento di una cantata profana perduta scritta per il compleanno del principe Leopoldo I o per il capodanno dell’anno precedente.
Come per la BWV 173, la Cantata 184 mantiene il carattere celebrativo ed encomiastico e il clima festoso dato dai tempi di danza sui quali Bach compone arie e duetti; a differenza della cantata precedente si nota l’introduzione di un corale luterano in penultima posizione, come antifona all’eclettico coro finale costruito su una gavotta. Il tenore solista è al centro della composizione, con due lunghi recitativi — accompagnato dai flauti il primo e secco il secondo — che sfociano entrambi in un finale arioso, e un’aria impegnativa con violino concertato e basso continuo che ricorda per condotta della frase musicale e per difficoltà esecutiva il Benedictus della Messa in si minore.
Il duetto di soprano e contralto distende l’atmosfera con un dolce passepied dal sapore bucolico, mentre il coro finale, rielaborazione del duetto della cantata profana originaria, conoscerà un ulteriore riutilizzo — seppur con modifiche significative — nel Coro delle Muse BWV 213.
La Cantata BWV 37 Wer da gläubet und getauft wird è stata invece composta per lafestività dell’Ascensione dello stesso anno, il 1724.
Essa testimonia l’interesse sempre crescente di Bach per una struttura della cantata più uniforme, che permetta di costruire una forma comune su più movimenti; non è quindi un caso che questa cantata, composizione originale scritta espressamente per la festa in questione — a differenza delle due cantate parodiche per la Pentecoste — preceda di qualche settimana la nuova annata di cantate, scritte a partire da un solo corale, da cui l’indicazione di Cantata corale.
DOMENICA 11 GIUGNO 2017
SAN GERMANO CHISONE (TO)
Tempio Valdese
Tempio Valdese
CANTATE PER PENTECOSTE
Ingresso libero
PROGRAMMA
JOHANN SEBASTIAN BACH (1685 - 1780)
- Cantata“Erwünschtes Freudenlicht” BWV 184
- Cantata "Wer da gläubet und getauft wird" BWV 37
- Cantata "Erhöhtes Fleisch und Blut" BWV 173
ESECUTORI
Solisti, Coro e Orchestra Barocca dell'Ensemble Frau Musika
Walter Gatti, organo
Riccardo Bertalmio,direttore